martedì 23 settembre 2008

ogni epoca ha le sue paure...poi ci si dimentica, ne arrivano altre


la paura del terrorismo oggi, la paura dell'atomica (68), la paura del comunismo (48)


La percezione che si ha di quanto succede, vuoi a causa dei media, va al di lâ della realtà, va verso il peggio perché certi eposodi sono amplificati...ci fanno nascere le paure


venerdì 19 settembre 2008

giovedì 18 settembre 2008

alcuni miti del 68 locarnese


...le prime scarpe clarks ed i jeans anche per le ragazze, la "2 cv" e la cucina macrobiotica, la contestazione alla scuola magistrale, i viaggi in India e Afghanistan, il mitico cantiere della gioventù.
by France

mercoledì 17 settembre 2008

i miti del gruppo 48


Amedeo Nazzari a Locarno per il Festival del film. I grandi della bicicletta visti a Locarno e a Varese: Kübler, Koblet, Coppi e poi c'era anche Bartali. La bici, la Vespa e la Topolino. Paulette Godard, viveva a Ronco con il quarto marito, il poeta Remarque. La musica di Glen Miller o quella italiana...

sabato 13 settembre 2008

Locarno 2008: rumori molesti e giovani


da LaRegione del 30 .08.2008 by France

giovedì 11 settembre 2008

La musica non cambia nel '68


archivi dell' Eco di Locarno 1968. by France

domenica 7 settembre 2008

nulla di nuovo sotto il sole nemmeno a Locarno: 1948




ogni generazione ha la sua storia ma quante similitudini tra i giovani delle varie epoche. La memoria troppo corta ce li fa dimenticare. Ecco due articoli apparsi sull'eco di Locarno del 1948 per fatti incresciosi di "giovinastri" che "hanno divelto e distrutto delle panchine a Locarno Monti" e altri che disturbano in Piazza Grande. I "...genitori che permettono ai loro figli, ancora adolescenti, di scorazzare per le vie cittadine a tarda ora...disturbando in una parola i pacifici cittadini..." (Eco di Locarno, 22.07.1948) by francesca

sabato 6 settembre 2008

giovani 08 e zonasun

In giugno siamo trovati nel piccolo gruppo 08 al centro giovani di Locarno. C'é chi suona, chi fa teatro, chi foto, chi sport,chi studia, e chi ama stare soprattutto con gli amici. Sulla piantina di Locarno sono stati indicati i punti e i luoghi d'incontro dei giovani d'oggi. Quanto é cambiato d'allora?....la musica sicuramente Per ascoltare la musica dei zonasun(Emauela e Toma ne fanno parte) clicca qui


mercoledì 3 settembre 2008

L'immaginazione

Dopo aver seguito le lezioni di Annie Couëdel, tutte e tre entusiaste abbiamo immaginato di mettere in pratica il DPP i/i, il Dispositivo di Pedagogia del Progetto: dispositivo d’inserzione/intervento di Annie Couëdel. Si tratta di un dispositivo di ricerca/azione partecipativa che solitamente lei impiega nell’insegnamento della lingua seconda. Questo metodo sembrava calzare a pennello nella realizzazione del progetto 48 -68 -08 e perciò l’abbiamo fatto nostro decidendo di applicarlo, adattandolo all’attività di animazione socioculturale.
Per Annie il senso del dispositivo è: “Trasformare il mondo trasformando sé stessi. Abbiamo realizzato l'incontro del 18 maggio (leggi sotto) e poi ci siamo ritrovati coi piccoli gruppi....il progetto prosegue! :-)
Per saperne di più dul DPP i/i ho adattato liberamente e tradotto dal francesce un articolo di Annie, vedi qui a lato il link per leggerlo.
Francesca

lunedì 1 settembre 2008

Il cantiere della gioventù: Locarno 1971



L'esperimento di un gruppo di giovani locarnesi, estratto da un dattiloscritto dei protagonisti stessi:
"Dopo dieci giorni di apertura del cantiere si può fare un primo consuntivo:
le attività di costruzione previste procedono con una certa lentezza; il tempo si è dimostrato finora veramente inclemente e le persone disposte a lavorare o che hanno il tempo per farlo non sono molte. È anche vero che non siamo veramente capaci di assumerci delle responsabilità (e, indipendentemente da quali che siano le cause di questa realtà, il cantiere è nato anche e soprattutto per ovviare a questo).
Un altro problema non immediatamente risolvibile è quello di stabilire un rapporto corretto tra i giovani e gli animatori che partecipano alle varie attività (le motivazioni che li hanno spinti a partecipare al cantiere sono tra le più disparate). Un rapporto che dovrebbe essere di «comunicazione», di «comprensione», di «umanità»."
Parte del comunicato stampa numero uno del cantiere della gioventù, Locarno, 4 maggio 1971