Negli anni 50 i teenagers iniziarono a prendere coscienza di essere una categoria sociale ben definita provocando una inevitabile rottura generazionale. Nasce il fenomeno delle bande giovanili, con i Teddy Boys. Il nome venne scelto prendendo in prestito il titolo in prima pagina di un giornale
del 1953, che abbreviava il nome Edward inTeddy.
Figli del dopoguerra, appartenenti alla working-class e con le tasche sufficientemente tintinnanti di danari da spendere in abbigliamento e dischi americani, furono la prima manifestazione giovanile di ribellione contro tutto ciò che li circondava. L'epicentro del movimento fu la città di Londra, ma ben presto la moda Teddy boy si estese in tutto il Regno Unito, venendo legato indissolubilmente al rock and roll americano in voga in quel momento. Si può dire che i Teddy boy furono il primo gruppo giovanile ad emergere. Socializzavano attorno ai juke-box che diffondevano la musica d'oltre oceano. Molti teddy boy si riunivano in bande che spesso si scontravano ferocemente fra loro, sotto l'occhio vigile della stampa che gonfiava gli eventi, contribuendo alla demonizzazione della subcultura.
Fra gli scontri più violenti, si ricordano i fatti di Notting Hills del 1958 quando molti teddy boy, in concomitanza con bande razziste e neonaziste, organizzarono ronde nel quartiere londinese danneggiando le proprietà di immigrati di colore ed aggredendone alcuni.
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