sabato 10 maggio 2008

il progetto

L’idea del progetto è nata durante le nostre trasferte in macchina per recarci alla formazione SUPSI a Manno.
Rosanna ci diceva che voleva realizzare un progetto inerente il suo lavoro, l’animazione con gli anziani e che siccome noi lavoravamo con i giovani si immaginava di portare i ragazzi nella casa per anziani
Varini ad Orselina. Vedevo male la realizzazione di un simile progetto, il luogo è discosto (necessità di un autoveicolo per raggiungere Orselina) e non mi era chiara la motivazione. Cosa potrebbe far muovere un/a giovane tra i 12 ed i 18 anni ad andare in una casa per anziani e realizzare con gli ospiti un progetto? E a che scopo?
A Rosanna sarebbe piaciuto che i giovani incontrino gli anziani. Siamo una società a compartimenti stagni, e nell’era della comunicazione e della globalizzazione ci chiudiamo sempre più in categorie, gruppi o meglio isole che comunicano tramite ponti non sempre solidi, che si possono sfasciare alla prima “buzza” (fiume in piena). Comunque il seme era stato gettato, l’dea mi girava per la testa.
Pensando ai giovani, all’incomprensione tra adulti e giovani, alla mancanza di contatti fra anziani e giovani in una società che per la prima volta nella storia vede convivere 4 generazioni contemporaneamente, ho pensato che qualcosa s’aveva da fare, un punto in comune c’era: la gioventù .
Tutti siamo stati giovani, in altri contesti, in altre situazioni, ma tutti, chi più o chi meno abbiamo voluto differenziarci dalla generazione che ci precedeva. Perché non usare questo “fil rouge”? Giovani nel ’68, giovani del 2008 e poi…restiamo con l’8 e allora il ’48, il dopo guerra, una realtà che conosco poco ma che apparteneva alla generazione dei miei genitori, degli anziani. Che musica si ascoltava? I giovani come passavano il tempo libero qui dalle nostre parti, nel
Locarnese?...
Francesca

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