Per quelli del 48 il padre é il sostegno economico della famiglia, senza alcun ruolo diretto sull'educazione dei figli, in cui è dominante la figura materna.
fino al 1965 viene criticata l'accresciuta dominanza materna e la mancanza di un padre "forte", essenziale per consentire la tipizzazione sessuale dei figli.
Questa consapevolezza stimola il coinvolgimento nell'educazione dei figli. Emerge la fgura del "nuovo padre" che cura i figli, gioca con loro e partecipa al lavoro domestico
(da Di padre in padre, Coppola-D'Ella-Gigante, Ed. La Meridiana)
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